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Movimento contro la guerraLa celebre xilografia di
Albrecht Dürer de “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”
apriva il sito web del Comitato Scienziate e Scienziati
contro la guerra (periodo di attività: 1999—2005) e qui
sta a rappresentare il lavoro che è stato portato avanti
da quel gruppo di attivisti e da altri piccoli gruppi
del movimento contro la guerra, come il Comitato Golfo
per la verità sulla Guerra (periodo di attività:
1991—2014), nel corso degli anni. A quel lavoro si vuole
riallacciare questa Sezione, proponendo dei documenti
che riguardano temi di rilevante importanza: A) l’analisi geopolitica
e la critica delle relazioni internazionali; B) gli armamenti, la
minaccia nucleare, il disarmo e la smilitarizzazione; C) la riflessione e
l’azione pacifista e nonviolenta. |
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Lettera aperta di studiosi, scienziati ed esponenti del giornalismo scientifico russi contro la guerra con l’Ucraina “Troickij variant”, 24.02.2022 (pagina attualmente oscurata) (ora spostata qui, con le firme che sono oltre 8 mila dalle 600 iniziali)
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“No habrá paisaje después de la batalla”Questo è un documento della Commissione Sesta dell’EZLN in Messico (la traduzione è a cura del collettivo Maribel di Bergamo ed è stato pubblicato, tra gli altri, su effimera.org, da cui è riprodotta anche la foto di sopra):
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La lettera degli scienziati russi è stata pubblicata
dall’Accademia Nazionale dei Lincei, che
ha espresso piena e vicina solidarietà ad essi e a tutte
le istituzioni accademiche ucraine. |
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A) L’analisi geopolitica ed economica e la critica delle relazioni internazionali.1) Da “Le Monde diplomatique - il
manifesto” suggeriamo un articolo di analisi,
scritto a gennaio del 2022, “Ucraina, il
perché della crisi” di David Teurtrie: 2) Da uno dei maggiori esponenti attuali della
scuola economica improntata allo sviluppo
sostenibile, Jeffrey Sachs (economista
illustre, prima alla Harvard University e poi alla
Columbia), viene una critica all’operato dei
governi statunitensi nei confronti della Russia, sin
dalle fasi finali della Guerra Fredda e in particolare
dopo la dissoluzione della Unione Sovietica. 3) “Lettera da Kiev alla sinistra
occidentale” è un articolo del 25 febbraio
pubblicato dallo storico e attivista socialista ucraino
Taras Bilous.
Questo è l’articolo,
che ha avuto una vasta eco internazionale. Esso è stato
tradotto e pubblicato in Italia dalla rivista “LEFT”.
Ci sembra importante proporlo perché la critica che
contiene e i rimandi bibliografici a cui fa riferimento
hanno suscitato un ragguardevole dibattito e
costituiscono, a nostro parere, un tassello che
contribuisce alla comprensione degli eventi e delle loro
implicazioni. 4) Ilan Pappé
è uno storico israeliano che, dopo aver insegnato
all’Università di Haifa (fino al 2008), si è trasferito
nel Regno Unito ed insegna all’Università di Exeter.
Appartiene al gruppo dei “Nuovi Storici” che ha
sottoposto a profonda revisione la storiografia relativa
alla nascita dello Stato d’Israele ed è tra i più
critici nei confronti della leadership israeliana. Una
sua riflessione a caldo, pochi giorni dopo l’invasione
dell’Ucraina, ha un valore più generale: Le quattro lezioni dell’Ucraina
accompagnate da un precedente articolo dedicato al Campo
Profughi della città di Jenin (purtroppo ancora una
volta alla ribalta per l’uccisione della giornalista
Shireen Abu Akleh di Al Jazeera l’11 maggio 2022). 5) Ci sembra importante proporre la lettura di due articoli
dedicati alla crisi attuale e alla figura di Enrico
Berlinguer, segretario del PCI dal 1972 fino alla
morte improvvisa nel 1984, del quale il 25 maggio
ricorre il centenario dalla nascita. Una lettura assai
utile soprattutto per i più giovani, che potrebbero non
conoscerlo affatto, ma anche perché negli articoli si dà
risalto alla posizione di Berlinguer rispetto alla NATO.
Il primo articolo, di più ampio respiro, ha un suo
interesse maggiore perché scritto da Aldo Tortorella,
ultimo grande dirigente del PCI tuttora attivo, all’età
di 96 anni. Mentre il secondo articolo è di Guido
Liguori e riguarda più specificamente la famosa
intervista di Giampaolo Pansa per il Corriere della
sera del 15 giugno 1976. 6) Franco Ferrari
è un saggista che si è dedicato negli ultimi anni al
progetto di “Transform! italia”
(Fondazione “transform! europe” collegata ai partiti
della Sinistra Europea). Ferrari, tra l’altro studioso
dei movimenti e dei partiti della sinistra, in Europa e
non solo, ha dedicato alcuni articoli di analisi al
periodo che si è aperto con il crollo del Muro di
Berlino. Ci è sembrata interessante un’analisi
preliminare, dopo il primo mese dell’invasione
devastante dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, “Guardiano,
a che punto è la notte?”. |
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B) gli armamenti, la minaccia nucleare, il disarmo e la smilitarizzazione.1) Un appassionato fisico e saggista, Angelo Baracca, interviene sui pericoli dell’attuale gestione degli armamenti nucleari in questi 2 articoli (del 27 febbraio e del 2 marzo ’22), avendo già presentato un importante aggiornamento sulla situazione delle armi nucleari (21 febbraio ’22), sull’agenzia di stampa Pressenza. |
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2) Il 16 marzo 2022 la Camera dei
deputati ha approvato, con 391 voti favorevoli
su 421 presenti, un Ordine del giorno,
collegato al “decreto Ucraina”, che impegna il Governo
ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa verso
il traguardo del 2% del PIL. |
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3) E la spesa per le ARMI nel mondo?
Ebbene, gli studi più autorevoli sono prodotti dallo
Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI). Questo è l’intero articolo di Vignarca, dal Manifesto del 28 aprile 2022, con i riferimenti alla “Global Campaign on Military Spending”. |
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C) La riflessione e l’azione pacifista e nonviolenta.1) 30 anni fa, il 28 e 29 febbraio del 1992, si
svolgeva a Napoli il convegno «Guerra del Golfo, “nuovo
ordine mondiale”», organizzato dal Comitato Golfo
(per la verità sulla guerra) napoletano, ad un
anno dalla Prima Guerra del Golfo. Protagonista di quel
convegno fu padre Ernesto Balducci, infaticabile
“combattente per la pace”, che sarebbe morto solo 2 mesi
dopo in un incidente automobilistico. Pubblichiamo la trascrizione
dell’intervento di Balducci, perché pur nella
immediatezza e discorsività (ora segnata dal tempo)
contiene alcuni elementi del suo pensiero critico che
sono ancora attuali. 2) Raniero La Valle,
per molti di noi (attivisti contro la guerra), è stato
un grande esempio di laico rigoroso, cattolico, di rara
e lucida perspicacia. Avendo colto in anticipo e con
preoccupazione l’avvento della dottrina di un “Nuovo
Ordine Internazionale” (propagandato dai governi degli
USA), nel 1992 ci incitava
a leggere con urgenza il libro ideato da Ernesto
Balducci assieme agli autori, Umberto Allegretti, Manlio
Dinucci e Domenico Gallo, “La strategia dell’impero”,
edito dalle Edizioni Cultura della Pace di Fiesole
(1992). 3) Luigi Ferrajoli,
giurista e filosofo del diritto di fama internazionale,
ha dedicato gli ultimi anni alla elaborazione di una
“Costituzione della Terra” («Non è un’utopia. È l’unica
strada per salvare il pianeta, per affrontare la
crescita delle disuguaglianze e la morte di milioni di
persone nel mondo per fame e mancanza di farmaci, per
occuparsi del dramma delle migrazioni forzate, per
difendersi dai poteri selvaggi che minacciano la
sicurezza di intere popolazioni con i loro armamenti
nucleari»). 4) Uno degli autori del libro “La strategia
dell’impero”, citato sopra, è Domenico Gallo,
magistrato e giurista. È interessante e sempre
illuminante seguire la sua riflessione nei giorni della
guerra contro l’Ucraína, attraverso gli articoli
affidati al sito “volerelaluna.it” e a “il manifesto”.
Questa è una raccolta
(aggiornata al 3 maggio ’22). Un’altra riflessione da
seguire con attenzione è quella di Marco Revelli,
politologo, sociologo, storico e attivista politico.
Proponiamo una raccolta
degli articoli del tempo di guerra. 5) Il termine “pacifista” è frainteso, spesso abusato e anche manipolato. Per una persona della statura di Ernesto Balducci fu coniato il termine di “combattente per la pace”. All’inizio e a preambolo del suo intervento riproposto sopra, padre Balducci avvertiva:
Per dare qui un esempio di una riflessione di un attivista
contro la guerra, molto motivato e informato,
ma nella vita medico e nonno, tra i fondatori
dell’associazione napoletana “Marco Mascagna”, vogliamo
proporre uno scritto del dottor Pio Russo Krauss:
Alcune riflessioni sulla guerra in Ucraína.
La versione che presentiamo è l’integrazione di due
versioni successive dello stesso scritto. Ce ne scusiamo
con l’autore: è solo nostra la responsabilità dei
piccoli interventi di “taglia e cuci” finalizzati alla
maggior completezza e chiarezza del pensiero. 6) “Per una soluzione di pace”
è il titolo di una conferenza stampa che si è svolta a
Roma il 5 maggio ’22. Forse appare illusorio il progetto
di una conferenza internazionale sulla sicurezza
e la cooperazione del tipo di quella di Helsinki
(1973-75), ma siamo convinti che sarebbe la cosa giusta
e necessaria da fare, «l’unica via della legalità
internazionale» parafrasando Balducci.
Questa proposta dovrebbe diventare possibile attraverso
la pressione dal basso del movimento contro la guerra. |
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