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LA STORIA DELLA COVID-19


Pandemia COVID-19

(Corona Virus Disease-19 — Emergenza terminata: 5 maggio 2023)


VAI alle 2 pagine dei Grafici, rinnovate!


[questa è una pagina con informazioni, inchieste e commenti, attualmente suddivisa in 3 parti]


Introduzione generale


Il 9 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS - WHO World Health Organisation) ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno individuato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell'uomo, provvisoriamente chiamato 2019-nCoV e classificato in seguito ufficialmente con il nome di SARS-CoV-2.
Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale. Il 10-12 gennaio vengono pubblicati i dati sulla sequenza genetica del nuovo virus da parte di ricercatori dell’Università di Shanghai (su Virological.org e sul portale GISAID). Il 30 gennaio il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus dichiara la Public Health Emergency of international concern (Pheic), il più alto grado di allarme internazionale dell’OMS. L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19.

Il 30 gennaio 2020, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato i primi due casi di infezione da COVID-19 in Italia.
Il 31 gennaio, con DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, viene dichiarato in Italia lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

L’11 marzo 2020, l’OMS ha dichiarato che la COVID-19 può essere considerata una pandemia ma che, nonostante questa definizione, può essere ancora controllata. La decisione è stata presa a causa della velocità e della dimensione del contagio e perché, nonostante i frequenti avvertimenti, l’OMS si definisce preoccupata che alcuni Paesi non si stiano avvicinando a questa minaccia con un adeguato livello di impegno politico necessario per controllarla.

Dopo 3 anni da allora e in seguito ad un esame dei termini che avevano condotto alla dichiarazione di Pheic, il comitato International Health Regulations Emergency Committee dell’OMS ha valutato che possa essere revocata la Pheic e il 5 maggio 2023 il direttore generale Ghebreyesus ne ha accolto il parere dichiarando terminata la Pheic per la COVID-19. Ecco la dichiarazione completa e il video sintetico diffuso dall’OMS (qui anche il file MP4, per Safari o downloading). E questa è la dichiarazione del Ministro Schillaci.


Dal 21 gennaio 2020, ogni giorno e poi ogni settimana, l’OMS pubblica un Situation report che fa il punto sulla diffusione della pandemia: in questa pagina vengono raccolti tutti i reports, ancora fino a OGGI. Trovate poi un nuovo dashboard grafico, che è utilissimo e visivamente molto efficace.
Altro strumento assai utile è stato il COVID-19 Dashboard della Johns Hopkins University di Baltimora, che ha una Scuola di Medicina tra le più importanti del mondo e un proprio Coronavirus Resource Center, ma dal 10 marzo 2023 questo Centro ha smesso di raccogliere i dati dagli organismi sanitari dei Paesi del mondo.
L’Unione Europea si è dotata di un’agenzia indipendente, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC, da European Center for Disease Prevention and Control), istituito nel 2005 e con sede in Svezia. Nel corso di pochi anni è riuscito a compiere buoni progressi nella creazione di una rete di sorveglianza delle malattie infettive in Europa e, in particolare dallo scoppio della COVID-19, si sta dimostrando efficace nella diffusione delle informazioni relative. Il Centro comprende e controlla, oltre i 27 stati membri della EU, anche il Regno Unito, la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein. Il sitoWeb dell’ECDC è una buona fonte di informazioni.




INDICE della pagina


Prima Parte (contributi di Ernesto Burgio):
1)--4) Prime interviste e articoli di Ernesto Burgio, durante il lockdown tra marzo e aprile 2020. 5) L’intervista di E. Burgio a Radio Onda Rossa, il 20 giugno 2020. 6) Un articolo retrospettivo del 4 agosto, “A pandemic foretold (in vain) - A last report”, pubblicato da Wall Street International Magazine (WSImag). 7) L’articolo del 27 settembre 2020, “Pandemia sì, pandemia no? Questo è il dilemma?”, sempre pubblicato da WSImag. 8) L’intervista di E. Burgio del 2 novembre 2020 a Radio Onda d’Urto di Brescia. 9) Una nuova intervista di Ernesto Burgio del 17 novembre a Radio Onda d’Urto di Brescia. 10) Il seminario tenuto il 18 novembre in collegamento Zoom per il Gruppo di Gestione delle Emergenze Ostetriche (gruppo GEO). 11) Un breve articolo di Ernesto Burgio del 29 novembre 2020 per “il manifesto”. 12) Il convegno organizzato dal Gruppo GEO del 2 dicembre, “Una visione sistemica della pandemia da SARS-CoV-2”. 13) L’articolo del 20 gennaio 2021 per WSImag, “Dopo un anno di pandemia. Siamo ostaggi di Big Pharma?”. 14) Un appassionato ampliamento del discorso sulla pandemia, nell’articolo del 18 marzo 2021 per WSImag, “La prima pandemia dell’Antropocene”. 15) Il discorso di Ernesto Burgio viene reso ancora più agile e facile da seguire, in una intervista del 29 marzo 2021 per la rivista “gli asini” di Goffredo Fofi.

Seconda Parte (servizi, inchieste e articoli):
1)--4) Interviste e Servizi televisivi tra marzo e aprile 2020. 4bis) Una testimonianza ed una riflessione che rischiava di rimanere sconosciuta: marzo—maggio 2020, il dottor Mirco Nacoti. 5) La rubrica di Lucia Annunziata “Mezz’ora in più” su RAI3, del 31 maggio 2020. 6) Il servizio del TG3 del 7 novembre, dedicato alla situazione degli ospedali napoletani. 7) Il lavoro enorme che sta conducendo, da marzo a dicembre 2020, il gruppo di giornalisti del programma di inchiesta Report di RAI3. Importante. 8) I due protagonisti dell’affaire “OMS-Ministero Salute” parlano nel programma Non è l’arena di La7. 9) Continua a gennaio 2021 il lavoro di Report, con ulteriori dettagli sulla gestione della pandemia e sulla “Operazione Vaccini”. 10) Il gruppo di Report a febbraio 2021 passa il testimone ai giornalisti, altrettanto bravi, di Presadiretta, sempre per RAI3: “C’era una volta la Sanità Pubblica”. 10bis) Una riflessione ed un’azione concreta che rischiavano di rimanere sconosciute: marzo—ottobre 2020, il dottor Mirco Nacoti e i suoi colleghi. 11) Continua il lavoro di Presadiretta: “L’onda lunga dell’epidemia”, la puntata del 22 febbraio su RAI3. 12) E questa è un’inchiesta di Sabrina Giannini per RAI3 del 27 febbraio 2021, dal titolo “Pandemia e ambiente”.

Terza Parte (contributi di carattere generale):
1) Un articolo di Gaël Giraud. 2) Un allargamento concettuale dell’approccio alla Covid-19 nell’editoriale del caporedattore di The Lancet, Richard Horton.





PRIMA PARTE


 1)    Questa sezione è stata pensata “di slancio” per ospitare immediatamente una intervista trasmessa da Radio Onda Rossa di Roma, sabato 21 marzo 2020.
L’intervista è ad Ernesto Burgio, medico pediatra, esperto di epigenetica e biologia molecolare.
Si tratta di un documento illuminante, che fa la storia di questa tipologia di virus e si sofferma poi a lungo su vari aspetti della pandemia attuale e delle strategie per affrontarla. Dura 1 ora e 43 minuti, quanto un film, un buon modo per occupare il nostro tempo liberato.
Potete scegliere di ascoltarla in streaming dal
sito della Radio oppure scaricare o ascoltare da qui il file mp3.

 2)    Esiste poi un’intervista scritta ad Ernesto Burgio per Business Insider Italia, dell’8 aprile 2020, che ci sembra una buona sintesi, assolutamente da tenere a portata di mano:
“2 o 3 cose che so su questa pandemia: quando riaprire, dove ci si contagia, gli errori da non rifare”.
Questo è il File PDF.

 3)    Finalmente, Ernesto Burgio ha scritto un ampio articolo in cui espone le sue riflessioni degli ultimi mesi della Prima Fase in una forma più strutturata; è stato pubblicato il 21 aprile in inglese dal Magazine “Wall Street International”:
    “COVID-19: the Italian Drama”.
Esso si rivolge ad un più vasto pubblico dei Paesi Occidentali.  Successivamente è stato tradotto in italiano dalla redazione della rivista e pubblicato il 27 aprile:
    “COVID-19: il dramma italiano. Quattro fattori di rischio evitabili”.
Qui trovate il file PDF, con una leggera quanto opportuna revisione della traduzione.

 4)    Questo è invece un incontro in video-conferenza con Ernesto Burgio, del 29 aprile, una vera e propria conferenza con un gran numero di diapositive, che fa la storia della Covid-19 dagli inizi, nella provincia cinese di Hubei, allo sviluppo catastrofico che si è avuto in Europa e nelle Americhe e agli errori gravissimi che sono stati commessi nella gestione della pandemia. La durata è di 1 ora e un quarto, e poi seguono circa venti minuti di domande e risposte:


 5)     E questa è la terza intervista di Ernesto Burgio a Radio Onda Rossa di Roma, trasmessa sabato 20 giugno alle 11:30. Questo è il link al sito della Radio dove si possono trovare le tre interviste.
Questo è il File mp3 della terza intervista, che dura 57 minuti. Essa è come sempre assai illuminante. Nell’intervista ci sono, tra l’altro, alcuni riferimenti a dichiarazioni di medici che hanno avuto un certo risalto sui media: un esempio di queste viene proposto più avanti in questa pagina, è quello contenuto in una trasmissione televisiva, “Mezz’ora in più” su RAI3, di cui si può vedere un ampio brano nella Seconda Parte, al punto 5).


 6)    Qui trovate un articolo retrospettivo di Ernesto Burgio, del 4 agosto 2020, pubblicato soltanto in inglese dal Magazine “Wall Street International”:
    “A pandemic foretold (in vain) -
A last report”.
Questo articolo esamina l’evoluzione della pandemia dal mondo Orientale al mondo Occidentale nell’arco dei 7 mesi trascorsi.Qui trovate il file PDF, per una maggior comodità di lettura.

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 7)    Questo è il terzo articolo di Ernesto Burgio, del 27 settembre 2020, pubblicato dal Magazine “Wall Street International” sia in inglese che in italiano:
    “Pandemia sì, pandemia no? Questo è il dilemma?”.
Questo articolo è una riflessione e un’analisi della reazione che la comunità scientifica e conseguentemente (o indipendemente) il mondo mediatico e il grande pubblico ha avuto a proposito della pericolosità del SARS-CoV-2, l’agente patogeno che l’Autore descrive come “un possibile agente del caos”.

Qui trovate il file PDF, per una maggior comodità di lettura. Una lettura raccomandata.


 8)   La Radio Onda d’Urto di Brescia (ricordiamolo, storica radio di movimento nata nel 1985) ha intervistato lunedì 2 novembre Ernesto Burgio. Mentre quello precedente è il link all’intervista sul sito della radio, questo è invece il File mp3, che può essere anche scaricato. L’intervista dura 20 minuti e mezzo.


 9)     Una nuova intervista alla Radio Onda d'Urto di Brescia del 17 novembre, in cui Ernesto Burgio parla anche dei Vaccini. Quello precedente è il link all’intervista sul sito della radio, questo è invece il File mp3, che può essere anche scaricato. L’intervista dura circa 21 minuti.


 10)    Ernesto aveva in programma già da tempo una video-conferenza per il 18 novembre, su invito del Gruppo Gestione delle Emergenze Ostetriche. Quella che segue è la registrazione della conferenza (sfrondata della cornice introduttiva, dura 1 ora e 10 minuti). Nella prima parte di circa 40 minuti è una densa carrellata sull’evoluzione della pandemia, che segue la traccia dei 3 articoli per WSI magazine, poi tocca i temi delle terapie, della Seconda Ondata, dei bambini e delle donne in gravidanza e degli effetti della pandemia sulla placenta e sul feto:


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 11)    L’articolo di E. Burgio per “il manifesto” del 29 novembre, in prima pagina, lo trovate qui accanto a destra. Trovate anche un comodo file PDF.


 12)   Il gruppo GEO organizzò il 2 dicembre 2020 un convegno on-line dal titolo “Una visione sistemica della pandemia da SARS-CoV-2”.
Da questo convegno vi proponiamo l’intervento di Ernesto Burgio, che è una sintesi aggiornata del seminario precedente del 18 novembre (durata 42 minuti):
Intervento di Ernesto Burgio - GUARDA - oppure scarica (o per Safari): File MP4.

E vi proponiamo un intervento della dottoressa Rita Carsetti, responsabile della struttura di Diagnostica Immunologica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. La relazione ha titolo: “Vaccini e Covid-19. Lo stato dell’arte”, dura 32 minuti e spiega il meccanismo con cui un virus agisce in un organismo e l’azione del plasma, degli anticorpi monoclonali e dei vaccini, interessante e sintetica.
Intervento di Rita Carsetti - GUARDA - oppure scarica (o per Safari): File MP4.


 13)    Siamo entrati nella grande “Operazione Vaccini” ed Ernesto Burgio elabora quanto accennato in precedenti occasioni in un articolo più ampio per il Magazine “Wall Street International” del 20 gennaio 2021:
    “Dopo un anno di pandemia. Siamo ostaggi di Big Pharma?”
Un articolo assolutamente da leggere, per la prospettiva importante e necessaria in cui colloca il discorso sui Vaccini. Trovate anche un File PDF, da stampare per una lettura più comoda.
Questo un brano dell’articolo:

D’altro canto, una cosa è certa: non si dovrebbe puntare tutto, come tendono a fare i Paesi occidentali, sul vaccino come unica arma risolutiva. E questo soprattutto perché la pandemia non è un “incidente biologico”, che senza preavviso ha colpito l’umanità e che può essere affrontato solo con farmaci e vaccini, ma un dramma epocale lungamente e inutilmente annunciato: la manifestazione estrema (a livello umano) di una malattia cronica e progressiva, che riguarda l’intera biosfera e che tenderà a prolungarsi o a ripetersi se non cambieranno le condizioni ambientali e sociali che l’hanno determinata. Se in passato le pandemie erano il prodotto di guerre, migrazioni forzate di popoli, carestie, utilizzo innaturale e incauto di altre specie animali, oggi sono tra le più drammatiche conseguenze di una vera e propria “guerra globale” alla Natura: all’intera ecosfera e in particolare alla biosfera.


 14)    Questo è un ulteriore e appassionato passo, da parte di Ernesto Burgio, per articolare e precisare il discorso sulla pandemia, che è di inquadramento più ampio nel contesto medico-sanitario ma soprattutto nel contesto della ecosfera e del mondo plasmato e segnato dalla presenza dell’uomo. Burgio utilizza, infatti, il concetto di sindemia introdotto da Merrill Singer e ripreso da Richard Horton (VEDI più sotto).
L’articolo è per “Wall Street International” Magazine del 18 marzo 2021:
    “La prima pandemia dell’Antropocene”.
Più comodo per la stampa e la lettura è il File PDF.

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 15)   Una intervista a cura di Mauro Boarelli e Enzo Ferrara, nel numero di Aprile 2021 della bella rivista diretta da Goffredo Fofi gli asini.
Il discorso di Ernesto Burgio sulla prima Pan-Sindemia è reso con chiarezza ed immediatezza; in più, nel File PDF è contenuto, come Appendice, un documento molto importante: la Dichiarazione di Alma Ata, della Conferenza Internazionale sulla Assistenza Sanitaria Primaria del settembre 1978.




SECONDA PARTE


 1)    Lunedì 30 marzo 2020 si è svolto un Caffè Scienza del Laboratorio formaScienza di Roma, che è stato trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Laboratorio. Vi hanno partecipato Ernesto Burgio, medico pediatra, Andrea Crisanti, medico e epidemiologo, e Federico Ricci Tersenghi, fisico teorico.
Anche questo incontro si è rivelato estremamente interessante e può essere rivisto su YouTube oppure si può eseguire o scaricare un file WEBM (di circa 290MB), che può essere poi aperto, ad esempio, con “VLC media player” (applicazione che si scarica gratuitamente).
Lo raccomandiamo caldamente perché abbraccia aspetti diversi della Pandemia, per le specifiche competenze dei tre invitati, e tutti importanti. L’incontro dura 2 ore.

 2)    Per chi ha veramente poco tempo, due brevi interviste (in PDF), che riguardano il prossimo futuro:
       al dottor Andrea Crisanti e all’epidemiologo Alessandro Vespignani. Anche queste raccomandate.

 3)    Ancora riguardo al futuro, un altro tema di cui si discute: l’uso del plasma nella cura della Covid-19.
Questa è un’intervista radiofonica alla dottoressa Antonella Viola, immunologa e docente di Patologia Generale dell’Università di Padova, da Radio 3 Scienza dell’8 maggio:

 4)    Ci sono anche belle storie, una è questa: a Bergamo è stato costruito in pochissimo tempo, in un padiglione della Fiera, un attrezzatissimo ospedale dedicato alla Covid-19, vi hanno contribuito il Corpo degli Alpini, vari artigiani locali e lo staff di Emergency per la parte medica. Rincuora vedere questo Speciale del TG3, del 20 aprile, di una ventina di minuti. (Se si vuole scaricare lo Speciale del TG3 sul proprio computer, o si usa Safari, ecco il File MP4).


 5)    Quello che segue è un brano di 24 minuti estratto dalla rubrica “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata del 31 maggio 2020. All’inizio viene trasmesso un interessante servizio relativo alla problematica della rilevazione e comunicazione dei dati sulla pandemia (quelli poi diffusi dalla Protezione Civile). Particolare attenzione a questo è stata richiamata da parte della Fondazione Gimbe di Bologna (di cui nella colonna di destra trovate il link).
Nella parte che segue il servizio, la giornalista in studio si collega con tre ospiti: il Governatore della Sardegna, Christian Solinas, il Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, e il primario della Terapia Intensiva del San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo. Le dichiarazioni di quest’ultimo son quelle che hanno fatto discutere e sulle quali è lecito, a nostro parere, esprimere un giudizio severo di gravità e pericolosità (in particolare riguardo all’atteggiamento manifestato). Questo intervento di Zangrillo è diventato virale:


 6)    Il 7 novembre alle 7 di sera fu trasmesso dal TG3 Nazionale questo breve servizio dall’ospedale Cotugno di Napoli, che in poche ore fece il giro d’Italia e oltre, e che determinò l’invio di una ispezione ministeriale e probabilmente fu uno degli elementi nella valutazione della Zona Rossa per la Campania. Questo è anche il File MP4, che può essere scaricato.

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 7)   Il programma REPORT di Rai3, condotto da Sigfrido Ranucci, sta conducendo dall’inizio della pandemia un grande lavoro d’inchiesta sulle responsabilità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS - WHO) e del Ministero della Salute italiano, relativamente ad alcune gravi manchevolezze nella gestione della pandemia Covid-19. Per accertare tali manchevolezze sta indagando la Procura di Bergamo, in seguito alle denunce del comitato bergamasco “Noi denunceremo”; in agosto scrisse di questo anche il quotidiano inglese “The Guardian” (vedi l’articolo).
Un gruppo di giornalisti di Report (principalmente Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini, e Manuele Bonaccorsi sui Vaccini) ha realizzato una serie di servizi. Ci è sembrato molto importante offrire la possibilità di vederli tutti, perché è nella successione che si può meglio comprendere alcune concatenazioni di eventi.
I servizi vanno dall’11 maggio al 21 dicembre, sono 6 + 2 brevi aggiornamenti. Alcuni inserti sono ripetuti più volte nei diversi filmati per permettere la comprensione dei singoli servizi (che sono stati trasmessi in date differenti).
La redazione di REPORT ha messo a disposizione anche le trascrizioni dei servizi mandati in onda, un fatto prezioso per chi vuole rileggere con maggiore attenzione quanto viene riportato in trasmissione: trovate questi materiali in una pagina dedicata.
Ecco i servizi in successione:

   1- Puntata dell’11 maggio, “Disorganizzazione Mondiale” - GUARDA - durata 62 min - o scarica (o per Safari
) il File MP4.
   2- Puntata del 18 maggio, Aggiornamento “Copia e incolla” - GUARDA - durata 10 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   3- Puntata del 2 novembre, “Virus e segreti di stato” - durata 41 min - GUARDA qui sotto [o scarica (o per Safari) il File MP4]:

   4- Puntata del 9 novembre, Aggiornamento “Virus e segreti di stato” - GUARDA - durata 4 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   4a- PuntataVac1 del 16 novembre, si comincia a parlare di VACCINI e in maniera rivelatrice, a cura di Manuele Bonaccorsi: “I segreti del virus dello scimpanzé” - GUARDA - durata 45 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   5- Puntata del 30 novembre, “La consapevole foglia di fico” - GUARDA - durata 35 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   6- Puntata del 7 dicembre, “La sempre più consapevole foglia di fico” - GUARDA - durata 19 min e mezzo - o scarica (o per Safari) il File MP4.

     Il 5 dicembre, ad una precisa richiesta di chiarimenti di Report, l’Ufficio stampa del Ministero della Salute ha inviato questa risposta.
    Il 15 dicembre, il ricercatore OMS Francesco Zambon, è stato finalmente ascoltato dai magistrati della Procura di Bergamo (vedi sul sitoWeb del comitato “Noi denunceremo”).
    Ad una circostanziata richiesta, del 15 dicembre, da parte della Redazione di Report all’Ufficio Stampa europeo dell’OMS, questo ufficio risponde il 17 dicembre: ecco le mail.

   7- Puntata del 21 dicembre, “I segreti dell’OMS” - GUARDA - durata 18 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.

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 8)   In realtà, un fatto clamoroso si era verificato il 20 dicembre: Ranieri Guerra, a sorpresa, aveva deciso di partecipare al programma “Non è l’arena” de LA7.
Questo è il brano della trasmissione in cui sono in studio Ranieri Guerra e il vice-ministro della Salute Pierpaolo Sileri; sono molto interessanti gli interventi di entrambi per le implicazioni sull’OMS, ma soprattutto sul Ministero della Salute italiano; il brano dura circa 1 ora e 25 minuti:
- GUARDA - o scarica (o per Safari) il File MP4.

    Il 10 gennaio 2021 successivo, anche Zambon ha potuto parlare nella trasmissione “Non è l’arena” de LA7; sempre in studio anche il vice-ministro della Salute Pierpaolo Sileri; il brano dura circa 1 ora e 7 minuti:
- GUARDA - o scarica (o per Safari) il File MP4.


 9)   Continua l’indagine di Report sulla gestione della pandemia da parte delle autorità sanitarie. Ecco i servizi:

   8- Puntata dell’11 gennaio 2021, un breve servizio di Antonella Cignarale su uno dei punti deboli dell’organizzazione della Sanità tra Ministero e Regioni: la comunicazione dei dati tra periferia e centro, di cui si è già parlato nello specifico tecnico nelle 2 pagine dei GRAFICI.
- “Dietro il dato” - GUARDA - durata 11 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.

   9- Puntata del 25 gennaio 2021, si torna al piano pandemico e alla ricostruzione di quanto avvenuto tra gennaio e marzo del 2020.
- “Era solo un’influenza?” - GUARDA - durata 12 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.

   9a- PuntataVac2 del 25 gennaio 2021, ancora rivelatrice sui Vaccini, sul gioco tra grandi e piccole aziende farmaceutiche, stati e istituzioni sovranazionali, interessi privati e finanziamenti pubblici.
- “Nelle mani del vaccino” - GUARDA - durata 28 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.

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 10)    A febbraio Report passa la parola a Presadiretta, programma condotto da Riccardo Iacona. La prima puntata del 1° febbraio è importante, assolutamente da vedere. Finalmente, si comincia a parlare non dei soldi (tagliati) ma nel merito dell’organizzazione e gestione della Sanità Pubblica; Francesca Nava è la brava giornalista bergamasca che da settembre si è dedicata ad un’indagine appassionata sulla Sanità lombarda:

   1- “C’era una volta la sanità pubblica” è il titolo dell’inchiesta di Presadiretta. Per comodità di visione, essa è qui spezzata in 3 parti. Bisogna guardare almeno la prima, in cui si fa subito luce sulla situazione in Lombardia; in questa Anteprima si fa la conoscenza con tre persone notevoli: Giuseppe Marzulli, Vittorio Carreri e Mirco Nacoti.
- GUARDA - durata 30 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   2- Questa seconda parte approfondisce e mostra almeno un esempio virtuoso (a Milano), da cui si comprende che cosa potrebbero essere i Presidi Socio-Sanitari Territoriali - GUARDA - durata 40 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   3- La terza parte è dedicata alla Calabria. Il servizio è di Elena Stramentinoli e ancora, all’altro capo dello stivale questa volta, mette in luce qual è la condizione della Medicina del Territorio - GUARDA - durata 30 min - o scarica (o per Safari) il File MP4.


 10bis)   Nella prima parte dell’inchiesta “C’era una volta la sanità pubblica” vengono intervistati due medici del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione della ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo: essi avevano scritto una breve comunicazione al “New England Journal of Medicine”, già in data 21 marzo 2020, illuminante. Il dottor Mirco Nacoti, nei mesi successivi, elabora la sua riflessione e scrive un articolo per la rivista “Recenti Progressi di Medicina”, pubblicato il 1° giugno 2020, a nostro parere molto importante e di immediata comprensione anche ai non addetti ai lavori.
In seguito, da parte del dottor Nacoti e del collega dottor Brambillasca e di altri colleghi bergamaschi, viene elaborato un vero e proprio piano d’intervento e di riorganizzazione della Sanità pubblica (lombarda), che viene pubblicato, nel settembre 2020, come Lettera alle Istituzioni e verrà firmato in pochi giorni da circa 500 sanitari dell’intera Lombardia. Qualche eco si ritrova sulla stampa e la stessa Francesca Nava ne parla anche nella seconda parte dell’inchiesta di Presadiretta.
C’è stata una risposta da parte delle Istituzioni?
Vogliamo chiudere questo punto con le parole ricordate dal dottor Nacoti, quelle del filosofo Emmanuel Lévinas:

“Ognuno di noi deve sentirsi responsabile della responsabilità dell’altro”


 11)    La puntata del 22 febbraio 2021 di Presadiretta si occupa di vari temi curati dalle giornaliste Daniela Cipolloni, Eleonora Tundo e Francesca Nava. Essa ha per titolo “L’onda lunga dell’epidemia” e l’abbiamo suddivisa in 5 parti per una maggiore comodità di visione:

   1- L’anteprima affronta il problema della conoscenza dei dati sulla pandemia e delle carenze dei sistemi informativi e delle strutture ospedaliere, con testimonianze assai interessanti dagli ospedali - GUARDA - durata 12 minuti e 40 - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   2- Questa seconda parte si occupa della cosiddetta “Long Covid” e cioè del lungo strascico d’infermità che in una porzione di pazienti continua a manifestarsi anche dopo la dimissione dall’ospedale e la risultanza della negatività al test del contagio - GUARDA - durata circa 18 minuti - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   3- In questa terza parte l’attenzione si sposta sulle Varianti del SarsCoV-2 e sulla capacità di sequenziamento dell’RNA del virus - GUARDA - durata 13 minuti e 40 - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   4- Un vaccino per tutti? Il tema della quarta parte realizzata da Francesca Nava - GUARDA - durata 17 minuti - o scarica (o per Safari) il File MP4.
   5- Nella quinta ed ultima parte il tema è quello della comprensione delle differenze nell’evoluzione della malattia, tra prima e seconda fase e soprattutto tra contagiati e contagiati, con un focus molto interessante sugli studi sul DNA di diversi contagiati e non, in Val Seriana e sull’utilizzo dell’RNA nella cura di alcune patologie - GUARDA - durata circa 37 minuti - o scarica (o per Safari) il File MP4.


 12)   E questo è un altro programma di inchiesta di RAI3, su ambiente, animali e modelli alimentari sostenibili, “Indovina chi viene a cena”, condotto da Sabrina Giannini.
Questa inchiesta ha per titolo “Pandemia e ambiente”, trasmessa il 27 febbraio 2021: Sabrina Giannini ha lavorato mesi, indagando in Italia e all’estero, per documentare le esistenti situazioni a rischio spillover (salto di specie da animale a uomo, come sarebbe avvenuto da un pipistrello per il Sars-CoV-2). Nonostante la Natura continui a dare all’uomo severe “lezioni”, in Europa permangono infatti serbatoi virali pericolosi, come ha dimostrato la vicenda dei visoni infettati dal Sars-CoV-2 in Danimarca e in altri Paesi europei, Italia inclusa.
Gran lavoro, inchiesta davvero impressionante, bisognerebbe mostrarla, con opportuna introduzione, nelle scuole superiori.
Essa è suddivisa in 3 parti per una maggiore comodità di visione:

   1- GUARDA - durata 26 minuti - o scarica (o per Safari) il File MP4.

   2- GUARDA - durata 35 minuti e mezzo - o scarica (o per Safari) il File MP4.

   3- GUARDA - durata 50 minuti e mezzo - o scarica (o per Safari) il File MP4.

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TERZA PARTE


  Nell’arco degli ultimi trent’anni è accaduto di tutto nel mondo, si sono verificati eventi naturali ma soprattutto azioni (di rapina, di distruzione, di guerra) concepite ed eseguite da esseri umani, azioni tra le più orribili che noi, che non avevamo vissuto la guerra mondiale, potessimo mai congetturare o immaginarci. L’ultimo decennio poi ha visto la situazione mondiale aggravarsi sempre di più e deflagrare l’emergenza climatica e l’attuale crisi pandemica.

Questo è lo spirito con cui siamo costretti ad operare in questi giorni.


 1)    Abbiamo trovato molto interessante un articolo - segnalato da Laura Pentimalli da Bergamo - di un economista e gesuita, Gaël Giraud:
   “Per ripartire dopo l’emergenza COVID-19”,
pubblicato su “La Civiltà cattolica” il 4 aprile 2020. Questo è il file PDF.


 2)    Importante è stato l’intervento del 26 settembre 2020 (ma scoperto soltanto dopo 6 mesi per merito di Ernesto Burgio) di Richard Horton, caporedattore della più famosa rivista di Medicina al mondo, fondata nel 1823, The Lancet (Il bisturi):
   “Offline: COVID-19 is not a pandemic”.
Questo è l’editoriale originale e questo è il testo in italiano. Horton parla a proposito della Covid-19 come di una “sindemia”, syndemic, un termine che è la crasi delle parole sinergia, epidemia ed endemia e che rinvia ad un necessario approfondimento dell’interazione sinergica tra due o più malattie e le situazioni sociali in cui le condizioni patologiche si realizzano. Come segnala Rita di Costanzo, questo non è un approccio rivoluzionario e in Italia molto lavoro è stato fatto su questo tema negli anni ’60-’70 da parte di molti medici (un esempio significativo: andrebbe approfondito il lavoro e la figura di Giovanni Berlinguer). Questo editoriale di Horton è assai breve e da leggere senza indugi.

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questa è un’introduzione ai

GRAFICI

delle 2 pagine successive


Si possono ottenere facilmente dei grafici che mostrano con immediatezza l’andamento della Pandemia utilizzando EXCEL, o altro foglio elettronico, che molti oramai sono in grado di usare (infatti rivolgiamo un forte invito, in particolare agli studenti, a elaborare i propri grafici).

Per l’Italia l’unica fonte dei Dati è il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) che pubblica, aggiornato ogni sera [ogni settimana dall’insediamento del nuovo governo], un dashboard (cruscotto) che permette di accedere (in basso a destra: Download schede e dati) a files CSV con i dati relativi all’intero territorio nazionale, alle regioni e alle province [purtroppo NON più in chiaro].

Per il Mondo abbiamo scelto il Coronavirus Resource Center della Johns Hopkins University di Baltimora, citato sopra.


Si discute molto sull’attendibilità di questi dati: nella Prima Fase (24 febbraio—31 luglio 2020), i numeri dei casi positivi confermati sicuramente non corrispondono ai numeri dei contagiati, che potrebbero essere da 6 a 10 volte maggiori. Anche il numero dei deceduti è stato sicuramente sottostimato. Da ciò si desume che il calcolo dell’indice di letalità era pressoché inutile. Passando alla Seconda Fase, per la quale si può porre convenzionalmente la soglia iniziale al 1° di agosto 2020 e fino al 30 giugno 2021, i numeri riportati dal DPC dovrebbero essere più affidabili. E così anche per la Terza e Quarta Fase.
Considerando per intero il periodo della pandemia, e quindi compreso il periodo dello scoppio della variante omicron e fino ad OGGI, la letalità è scesa al valore 0,73%, che è il dato riportato anche dalla Johns Hopkins University. Ma se si considera solo il periodo della Seconda, Terza e Quarta Fase (dal 1° agosto 2020 ad oggi), la letalità è 0,60%.
Sempre in tema di letalità, è interessante fare un confronto tra le Regioni italiane; lo presentiamo in questa tabella che è calcolata sull’intero periodo della pandemia (aggiornata al 19 gennaio 2023):


La scelta sui grafici da mostrare è stata quella dei grafici dei Ricoverati, dei Deceduti e poi dei Nuovi Positivi sul territorio nazionale e nelle singole Regioni (a confronto). I dati sono quelli riportati dalla Protezione Civile. Presentiamo questi grafici in 2 pagine: qui la pagina 1. Questo è un grosso work in progress pur avendo un carattere semplicemente didattico-amatoriale.


Vogliamo qui segnalare anche 3 ottimi siti che presentano elaborazioni professionali di dati e grafici sul Covid-19, a ben altro livello rispetto a quella pagina:

Fondazione GIMBE - Pandemia Coronavirus   e

GEDI Visual/la Repubblica   e

Dashboard di Franco Mossotto


una pausa
di riflessione

“Le pandemie hanno sempre costretto gli esseri umani a rompere con il passato e a immaginare il loro mondo da capo. Questa non è diversa. È un portale, un cancello tra un mondo e un altro.

Possiamo scegliere di attraversarlo trascinandoci dietro le carcasse del nostro odio, dei nostri pregiudizi, l’avidità, le nostre banche dati, le nostre vecchie idee, i nostri fiumi morti e cieli fumosi.

Oppure possiamo attraversarlo con un bagaglio più leggero, pronti a immaginare un mondo diverso.

E a lottare per averlo.”

Arundhati Roy, Aprile 2020


l’articolo

il manifesto, 29 novembre 2020

Il vaccino ci aiuterà ma non ci libererà dalle pandemie

Covid-19. L’argomento più dibattuto è quello dei rischi e al momento non possiamo avere dati certi: i numeri sono piccoli, e gli effetti più temuti arrivano a lungo termine. La pandemia non è un “incidente biologico” da curare con farmaci e vaccini, ma il sintomo di una malattia, cronica e rapidamente progressiva, dell’intera biosfera

Ernesto Burgio*

Non sembrano essere in molti, in questi giorni, a rendersi conto che l’Italia è tornata, come nel marzo scorso, il paese in cui la pandemia miete più vittime1. Eppure, i dati epidemiologici sono eloquenti: per numero dei contagi abbiamo raggiunto l’ottavo posto, ma l’indice di letalità è secondo solo a Messico e Iran e in linea con Gran Bretagna e Perù. Persino Stati Uniti e Brasile sembrano star meglio di noi. Se poi guardiamo al numero dei decessi giornalieri, siamo tornati in cima alla lista e il presidente dei medici del Fnomceo (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) ha denunciato la morte di altri 27 medici in 10 giorni, e parlato di «strage degli innocenti».

Eppure, nel nostro paese si fa a gara nell’interpretare ottimisticamente i primi rallentamenti della curva dei contagi; ci si schiera in modo sempre più critico nei confronti delle strategie di contenimento decise dal governo; si cerca di convincere tutti che la svolta è dietro l’angolo, grazie a vaccini dichiarati in tempi record efficaci e sicuri, mediante comunicati stampa, dalle stesse multinazionali che li producono; si attacca chi si permette di avanzare dubbi non sull’importanza dei vaccini, ma sulle modalità della comunicazione e sull’eccessiva fretta con cui si è proceduto, per la prima volta nella storia, nel percorso di sperimentazione. Eppure, sono le principali testate scientifiche del mondo e in particolare The Lancet a sottolineare come sia legittimo sperare nei risultati così trionfalmente annunciati, ma che alcuni nodi dovrebbero essere sciolti prima di gridar vittoria.

Non è ancora certo, infatti, se questi vaccini impediscano la trasmissione del virus o si limitino a proteggere da forme gravi i vaccinati: un risultato importante, che però non faciliterebbe il raggiungimento dell’«immunità di gregge». Non sappiamo quanto duri l’immunità conferita da questo virus: quello che sappiamo deriva dalle nostre conoscenze su Sars e Mers e da studi che dimostrano la presenza di anticorpi neutralizzanti nei guariti.

Ed è evidente che se l’immunità indotta dal «virus da strada» non è particolarmente robusta, né duratura, difficilmente un vaccino composto da frammenti del genoma o da proteine antigeniche virali farà meglio. Poi ci sono i casi di reinfezione che sembrerebbero attestare limiti nell’immunitaria adattativa e l’incerta efficacia negli anziani, i soggetti più a rischio.

Alcuni sottolineano che la pandemia è ancora in fase iniziale e che il virus continuerà a mutare per adattarsi alla nostra specie e difendersi dal nostro sistema immunocompetente, come accade a tutti i virus a Rna emersi da poco dal loro serbatoio animale: per cui è in teoria possibile che un vaccino oggi efficace, lo sia meno tra sei mesi o un anno.

Ci sono poi i problemi di disponibilità dei vaccini a livello planetario e di accesso equo e le enormi sfide logistiche di produzione e distribuzione. Movimenti internazionali come Gavi, legata a un personaggio discusso come Bill Gates, propongono strategie per una distribuzione equa, ma fin qui sono stati i paesi ad alto reddito ad accaparrarsi centinaia di milioni di dosi.

Anche gli sviluppi a lungo termine della pandemia sono imprevedibili. Non sappiamo se Sars-CoV-2 tenderà a diventare endemico, se avremo epidemie stagionali o ri-emergenze a lungo termine di sue varianti ed è impossibile prevedere quale vaccino garantisca i risultati migliori nelle diverse situazioni.

E se il vaccino prescelto non si rivelasse efficace, le conseguenze sarebbero gravissime: sia perché i vaccinati, credendosi protetti, abbasserebbero la guardia; sia perché la fiducia di molti nelle vaccinazioni potrebbe diminuire e si rafforzerebbe il circuito NoVax.

Ma l’argomento più dibattuto è quello dei rischi e al momento non possiamo avere dati certi: sia perché i numeri sono piccoli, sia perché gli effetti più temuti emergono nel lungo termine.
In particolare, le apprensioni concernenti il possibile inserimento dell’Rna virale nel genoma umano non possono essere facilmente smentite. In ultima analisi accettare l’accelerazione delle procedure implica la fiducia negli enti di regolazione: per questo si sarebbe dovuto attendere le valutazioni, anziché assecondare i proclami delle multinazionali.

Comunque sia, una cosa è certa: puntare sul vaccino come unica arma risolutiva è pericoloso. Perché la pandemia non è un «incidente biologico», che senza preavviso ha colpito l’umanità e che può essere affrontato con farmaci e vaccini, ma il sintomo di una malattia cronica e rapidamente progressiva, che riguarda l’intera biosfera. Un dramma epocale inutilmente annunciato e che tenderà a prolungarsi e a ripetersi se non cambieranno le condizioni ambientali e sociali che lo hanno determinato.

È importante ricordare, infatti, che da almeno 18 anni a questa parte (Sars), ma potremmo anche dire dalla fine del secolo scorso, dalla morte di un bimbo a Hong-Kong (1997) per una polmonite da virus aviario (H5N1), le principali agenzie sanitarie internazionali emettono drammatici bollettini sull’imminenza di un evento pandemico potenzialmente catastrofico.

Il principale errore di chi punta esclusivamente su un’ancora aleatoria vaccinoprofilassi di massa consiste nel dimenticare che le pandemie sono drammi socio-sanitari ed economico-finanziari di enormi dimensioni che non potremo evitare senza ridurne le vere cause: deforestazioni, bio-invasioni, cambiamenti climatici e dissesti sociali (a partire dalle immense megalopoli del Sud del mondo).

E soprattutto se alle strategie di contenimento del virus e di riduzione delle catene dei contagi (lockdown) non seguirà una trasformazione radicale dei sistemi sanitari occidentali: perché è evidente che i paesi asiatici e socialisti (Cuba) nei quali la medicina territoriale è ben organizzata, hanno fermato in poche settimane la pandemia, al contrario dei paesi in cui il neoliberismo ha trasformato anche la medicina in un immenso Mercato.

* Membro del Comitato scientifico di ECERI (European Cancer and Environment Research Institute) – Bruxelles

1 Ad aggiornamento di quanto affermato dall’Autore, i dati della Johns Hopkins Univ. e della OMS riportano, il 22 gennaio 2023, che l’Italia è all’8° posto nel Mondo per Numero totale dei contagi, all’8° posto per Numero totale dei decessi, al 21° posto per Mortalità (Vedi i grafici dedicati alla Mortalità delle Nazioni, nella Pagina 2 dei grafici). [NdR]