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informazioni, inchieste e commenti, attualmente
suddivisa in 3 parti]
Introduzione generale
Il 9 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS - WHO World Health Organisation)
ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno
individuato un nuovo ceppo di coronavirus mai
identificato prima nell'uomo, provvisoriamente
chiamato 2019-nCoV e classificato in seguito
ufficialmente con il nome di SARS-CoV-2.
Il virus è associato a un focolaio di casi di
polmonite registrati a partire dal 31 dicembre
2019 nella città di Wuhan, nella Cina
centrale. Il 10-12gennaio vengono
pubblicati i dati sulla sequenzagenetica
del nuovo virus da parte di ricercatori
dell’Università di Shanghai (su Virological.org
e sul portale GISAID). Il 30 gennaio
il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom
Ghebreyesus dichiara la PublicHealth
Emergency of international concern (Pheic),
il più alto grado di allarme internazionale dell’OMS.
L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia
respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata
chiamata COVID-19.
Il 30 gennaio 2020, l’Istituto Superiore di Sanità
(ISS) ha confermato i primi due casi di infezione da
COVID-19 in Italia.
Il 31 gennaio, con DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI, viene dichiarato in Italia lo stato di
emergenza in conseguenza del rischio sanitario
connesso all’insorgenza di patologie derivanti da
agenti virali trasmissibili.
L’11 marzo 2020, l’OMS ha dichiarato che la
COVID-19 può essere considerata una pandemia ma che,
nonostante questa definizione, può essere ancora
controllata. La decisione è stata presa a causa della
velocità e della dimensione del contagio e perché,
nonostante i frequenti avvertimenti, l’OMS si
definisce preoccupata che alcuni Paesi non si stiano
avvicinando a questa minaccia con un adeguato livello
di impegno politico necessario per controllarla.
Dopo
3 anni da allora e in seguito ad un esame dei
termini che avevano condotto alla dichiarazione di Pheic,
il comitato InternationalHealth
Regulations Emergency Committee dell’OMS ha
valutato che possa essere revocata la Pheic e
il 5 maggio 2023 il direttore generale
Ghebreyesus ne ha accolto il parere dichiarandoterminata la Pheic per la COVID-19.
Ecco la dichiarazione
completa e il video
sintetico diffuso dall’OMS (qui anche il file MP4,
per Safari o downloading). E questa è
la dichiarazione
del Ministro Schillaci.
Dal 21 gennaio 2020, ogni giorno e poi ogni
settimana, l’OMS pubblica un Situationreport che fa il punto sulla diffusione della
pandemia: in questa pagina
vengono raccolti tutti i reports, ancora fino a OGGI.
Trovate poi un nuovo dashboard grafico,
che è utilissimo e visivamente molto efficace.
Altro strumento assai utile è stato il COVID-19 Dashboard
della Johns Hopkins University di
Baltimora, che ha una Scuola di Medicina tra le più
importanti del mondo e un proprio Coronavirus Resource Center,
ma dal 10 marzo 2023
questo Centro ha smessodi raccogliere i
dati dagli organismi sanitari dei Paesi del
mondo.
L’Unione Europea si è dotata di un’agenzia
indipendente, il Centro europeo per la prevenzione e
il controllo delle malattie (ECDC, da EuropeanCenter for Disease Prevention and Control),
istituito nel 2005 e con sede in Svezia. Nel corso di
pochi anni è riuscito a compiere buoni progressi nella
creazione di una rete di sorveglianza delle malattie
infettive in Europa e, in particolare dallo scoppio
della COVID-19, si sta dimostrando efficace nella
diffusione delle informazioni relative. Il Centro
comprende e controlla, oltre i 27 stati membri della
EU, anche il Regno Unito, la Norvegia, l’Islanda e il
Liechtenstein. Il sitoWeb
dell’ECDC è una buona fonte di informazioni.
INDICE della
pagina
Prima Parte (contributi
di Ernesto Burgio): 1)--4) Prime interviste
e articoli di Ernesto Burgio, durante il lockdown
tra marzo e aprile 2020. 5) L’intervista di E. Burgio a Radio
Onda Rossa, il 20giugno 2020. 6) Un articolo
retrospettivo del 4 agosto, “A pandemic foretold
(in vain) - A last report”, pubblicato da Wall Street
International Magazine (WSImag). 7) L’articolo del 27 settembre
2020, “Pandemia sì, pandemia no? Questo è il dilemma?”,
sempre pubblicato da WSImag. 8) L’intervista di E. Burgio del 2
novembre 2020 a Radio Onda d’Urto di Brescia. 9) Una nuova intervista
di Ernesto Burgio del 17 novembre a Radio Onda
d’Urto di Brescia. 10)
Il seminario tenuto il 18 novembre in collegamento
Zoom per il Gruppo di Gestione delle Emergenze Ostetriche
(gruppo GEO). 11)
Un breve articolo di Ernesto Burgio del 29 novembre
2020 per “il manifesto”. 12) Il convegno organizzato dal
Gruppo GEO del 2 dicembre, “Una visione sistemica
della pandemia da SARS-CoV-2”. 13) L’articolo del 20 gennaio
2021 per WSImag, “Dopo un anno di pandemia. Siamo
ostaggi di Big Pharma?”. 14) Un appassionato ampliamento del
discorso sulla pandemia, nell’articolo del 18 marzo
2021 per WSImag, “La prima pandemia
dell’Antropocene”. 15)
Il discorso di Ernesto Burgio viene reso ancora più agile
e facile da seguire, in una intervista del 29 marzo2021 per la rivista “gli asini” di
Goffredo Fofi.
Seconda Parte (servizi,
inchieste e articoli): 1)--4) Interviste e
Servizi televisivi tra marzo e aprile 2020. 4bis) Una
testimonianza ed una riflessione che rischiava di rimanere
sconosciuta: marzo—maggio 2020, il dottor MircoNacoti. 5)
La rubrica di Lucia Annunziata “Mezz’ora in più” su RAI3,
del 31 maggio 2020. 6) Il servizio del TG3 del 7
novembre, dedicato alla situazione degli ospedali
napoletani. 7) Il
lavoro enorme che sta conducendo, da marzo a dicembre
2020, il gruppo di giornalisti del programma di inchiesta
Report di RAI3. Importante. 8) I due protagonisti
dell’affaire “OMS-Ministero Salute” parlano nel
programma Nonè l’arena di La7. 9) Continua a gennaio2021 il lavoro di Report, con ulteriori
dettagli sulla gestione della pandemia e sulla “Operazione
Vaccini”. 10) Il
gruppo di Report a febbraio2021
passa il testimone ai giornalisti, altrettanto bravi, di Presadiretta,
sempre per RAI3: “C’era una volta la Sanità Pubblica”. 10bis) Una riflessione ed un’azione
concreta che rischiavano di rimanere sconosciute: marzo—ottobre2020, il dottor MircoNacoti e i
suoi colleghi. 11)
Continua il lavoro di Presadiretta: “L’onda lunga
dell’epidemia”, la puntata del 22 febbraio su RAI3. 12) E questa è
un’inchiesta di Sabrina Giannini per RAI3 del 27 febbraio
2021, dal titolo “Pandemia e ambiente”.
Terza Parte (contributi
di carattere generale): 1) Un articolo di Gaël
Giraud. 2) Un
allargamento concettuale dell’approccio alla Covid-19
nell’editoriale del caporedattore di TheLancet,
Richard Horton.
PRIMA PARTE
1) Questa sezione è stata pensata “di
slancio” per ospitare immediatamente una intervista
trasmessa da Radio Onda Rossa di Roma, sabato 21 marzo
2020.
L’intervista è ad Ernesto Burgio, medico pediatra,
esperto di epigenetica e biologia molecolare.
Si tratta di un documento illuminante, che fa la storia
di questa tipologia di virus e si sofferma poi a lungo
su vari aspetti della pandemia attuale e delle strategie
per affrontarla. Dura 1 ora e 43 minuti, quanto un film,
un buon modo per occupare il nostro tempo liberato.
Potete scegliere di ascoltarla in streaming
dal sito della Radio oppure scaricare
o ascoltare da qui il file mp3.
2) Esiste poi un’intervista scritta ad
Ernesto Burgio per Business Insider Italia, dell’8
aprile 2020, che ci sembra una buona sintesi, assolutamente da tenere a portata di mano: “2 o 3 cose che so su questa pandemia: quando
riaprire, dove ci si contagia, gli errori da non
rifare”.
Questo è il File PDF.
3) Finalmente, Ernesto Burgio ha scritto
un ampio articolo in cui espone le sue riflessioni degli
ultimi mesi della Prima Fase in una forma più
strutturata; è stato pubblicato il 21 aprile in inglese dal Magazine “Wall Street
International”: “COVID-19: the Italian Drama”.
Esso si rivolge ad un più vasto pubblico dei Paesi
Occidentali. Successivamente è stato tradotto in italiano dalla redazione della
rivista e pubblicato il 27 aprile: “COVID-19: il dramma italiano.
Quattro fattori di rischio evitabili”.
Qui trovate il file PDF, con una leggera
quanto opportuna revisione della traduzione.
4) Questo è invece un incontro in
video-conferenza con Ernesto Burgio, del 29 aprile, una
vera e propria conferenza con un gran numero di
diapositive, che fa la storia della Covid-19 dagli
inizi, nella provincia cinese di Hubei, allo sviluppo
catastrofico che si è avuto in Europa e nelle Americhe e
agli errori gravissimi che sono stati commessi nella
gestione della pandemia. La durata è di 1 ora e un
quarto, e poi seguono circa venti minuti di domande e
risposte:
5) E questa è la terza intervista di
Ernesto Burgio a Radio Onda Rossa di Roma, trasmessa
sabato 20 giugno alle 11:30. Questo è il link al sito della Radio dove si
possono trovare le tre interviste.
Questo è il File mp3
della terza intervista, che dura 57 minuti. Essa è come
sempre assai illuminante. Nell’intervista ci sono, tra
l’altro, alcuni riferimenti a dichiarazioni di medici
che hanno avuto un certo risalto sui media: un esempio
di queste viene proposto più avanti in questa pagina, è
quello contenuto in una trasmissione televisiva,
“Mezz’ora in più” su RAI3, di cui si può vedere un ampio
brano nella Seconda Parte, al punto 5).
6) Qui trovate un articolo retrospettivodi Ernesto Burgio, del 4 agosto 2020, pubblicato
soltanto ininglese dal Magazine “Wall StreetInternational”: “A pandemic foretold (in vain) -A last report”. Questo articolo esamina l’evoluzione della pandemia dal
mondo Orientale al mondo Occidentale nell’arco dei 7
mesi trascorsi.Qui trovate il file PDF, per una maggior
comodità di lettura.
7) Questo è il terzo articolo di Ernesto
Burgio, del 27 settembre 2020, pubblicato dal Magazine
“Wall Street International” sia in inglese che in italiano: “Pandemia sì, pandemia no?
Questo è il dilemma?”.
Questo articolo è una riflessione e un’analisi della
reazione che la comunità scientifica e conseguentemente
(o indipendemente) il mondo mediatico e il grande
pubblico ha avuto a proposito della pericolosità del
SARS-CoV-2, l’agente patogeno che l’Autore descrive come
“un possibile agente del caos”.
Qui trovate il file PDF, per una maggior
comodità di lettura. Una lettura raccomandata.
8) La Radio Onda d’Urto di Brescia
(ricordiamolo, storica radio di movimento nata nel 1985)
ha intervistato lunedì 2 novembre Ernesto Burgio.
Mentre quello precedente è il link all’intervista sul
sito della radio, questo è invece il File mp3,
che può essere anche scaricato. L’intervista dura 20
minuti e mezzo.
9) Una nuova intervista alla Radio Onda
d'Urto di Brescia del 17 novembre, in cui Ernesto
Burgio parla anche dei Vaccini. Quello precedente è il
link all’intervista sul sito della radio, questo è
invece il File mp3,
che può essere anche scaricato. L’intervista dura circa
21 minuti.
10) Ernesto aveva in programma già da tempo
una video-conferenza per il 18 novembre, su invito del
Gruppo Gestione delle Emergenze Ostetriche. Quella che
segue è la registrazione della conferenza (sfrondata
della cornice introduttiva, dura 1 ora e 10 minuti).
Nella prima parte di circa 40 minuti è una densa
carrellata sull’evoluzione della pandemia, che segue la
traccia dei 3 articoli per WSI magazine, poi
tocca i temi delle terapie, della Seconda Ondata, dei
bambini e delle donne in gravidanza e degli effetti
della pandemia sulla placenta e sul feto:
11) L’articolo di E. Burgio per “il manifesto”
del 29 novembre, in prima pagina, lo trovate qui accanto
a destra. Trovate anche un comodo file PDF.
12) Il gruppo GEO organizzò il 2 dicembre 2020 un
convegno on-line dal titolo “Una visione
sistemica della pandemia da SARS-CoV-2”.
Da questo convegno vi proponiamo l’intervento di Ernesto
Burgio, che è una sintesi aggiornata del seminario
precedente del 18 novembre (durata 42 minuti):
Intervento di Ernesto Burgio - GUARDA
- oppure scarica (o per Safari): File MP4.
E vi proponiamo un intervento della dottoressa Rita
Carsetti, responsabile della struttura di Diagnostica
Immunologica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. La
relazione ha titolo: “Vaccini e Covid-19. Lo stato
dell’arte”, dura 32 minuti e spiega il meccanismo con
cui un virus agisce in un organismo e l’azione del
plasma, degli anticorpi monoclonali e dei vaccini,
interessante e sintetica.
Intervento di Rita Carsetti - GUARDA
- oppure scarica (o per Safari): File MP4.
13) Siamo entrati nella grande “Operazione
Vaccini” ed Ernesto Burgio elabora quanto accennato in
precedenti occasioni in un articolo
più ampio per il Magazine “Wall Street International”
del 20 gennaio 2021: “Dopo un anno di pandemia. Siamo
ostaggi di Big Pharma?”
Un articolo assolutamente da leggere, per la prospettiva
importante e necessaria in cui colloca il discorso sui
Vaccini. Trovate anche un File PDF,
da stampare per una lettura più comoda.
Questo un brano dell’articolo:
D’altro canto, una cosa è certa: non si
dovrebbe puntare tutto, come tendono a fare i Paesi
occidentali, sul vaccino come unica arma risolutiva. E
questo soprattutto perché la pandemia non è un
“incidente biologico”, che senza preavviso ha colpito
l’umanità e che può essere affrontato solo con farmaci
e vaccini, ma un dramma epocale lungamente e
inutilmente annunciato: la manifestazione estrema (a
livello umano) di una malattia cronica e progressiva,
che riguarda l’intera biosfera e che tenderà a
prolungarsi o a ripetersi se non cambieranno le
condizioni ambientali e sociali che l’hanno
determinata. Se in passato le pandemie erano il
prodotto di guerre, migrazioni forzate di popoli,
carestie, utilizzo innaturale e incauto di altre
specie animali, oggi sono tra le più drammatiche
conseguenze di una vera e propria “guerra globale”
alla Natura: all’intera ecosfera e in particolare alla
biosfera.
14) Questo è un
ulteriore e appassionato passo, da parte di Ernesto
Burgio, per articolare e precisare il discorso sulla
pandemia, che è di inquadramento più ampio nel contesto
medico-sanitario ma soprattutto nel contesto della
ecosfera e del mondo plasmato e segnato dalla presenza
dell’uomo. Burgio utilizza, infatti, il concetto di sindemia
introdotto da Merrill Singer e ripreso da Richard Horton
(VEDI più sotto).
L’articolo
è per “Wall Street International” Magazine del 18 marzo
2021: “La prima pandemia
dell’Antropocene”.
Più comodo per la stampa e la lettura è il File PDF.
15) Una intervista a
cura di Mauro Boarelli e Enzo Ferrara, nel numero di
Aprile 2021 della bella rivista diretta da Goffredo Fofi
“gli asini”.
Il discorso di Ernesto Burgio sulla prima Pan-Sindemia è
reso con chiarezza ed immediatezza; in più, nel File PDF
è contenuto, come Appendice, un documento molto
importante: la Dichiarazione di Alma Ata, della
Conferenza Internazionale sulla Assistenza Sanitaria
Primaria del settembre 1978.
SECONDA PARTE
1)Lunedì 30 marzo 2020 si è svolto un Caffè Scienza
del Laboratorio formaScienza di
Roma, che è stato trasmesso in diretta streaming
sul canale YouTube del Laboratorio. Vi hanno partecipato
Ernesto Burgio, medico pediatra, Andrea Crisanti, medico
e epidemiologo, e Federico Ricci Tersenghi, fisico
teorico.
Anche questo incontro si è rivelato estremamente
interessante e può essere rivisto su YouTube oppure si può eseguire o
scaricare un file WEBM
(di circa 290MB), che può essere poi aperto, ad esempio,
con “VLC media player” (applicazione che si scarica
gratuitamente).
Lo raccomandiamo caldamente perché abbraccia aspetti
diversi della Pandemia, per le specifiche competenze dei
tre invitati, e tutti importanti. L’incontro dura 2 ore.
2)Per chi ha veramente poco tempo, due
brevi interviste (in PDF), che riguardano il prossimo
futuro:
al dottor Andrea Crisanti e all’epidemiologo
Alessandro Vespignani. Anche
queste raccomandate.
3)Ancora riguardo al futuro, un altro
tema di cui si discute: l’uso del plasma nella cura
della Covid-19.
Questa è un’intervista radiofonica alla dottoressa
Antonella Viola, immunologa e docente di Patologia
Generale dell’Università di Padova, da Radio 3 Scienza
dell’8 maggio:
4)Ci sono anche belle storie, una è
questa: a Bergamo è stato costruito in pochissimo tempo,
in un padiglione della Fiera, un attrezzatissimo
ospedale dedicato alla Covid-19, vi hanno contribuito il
Corpo degli Alpini, vari artigiani locali e lo staff di
Emergency per la parte medica. Rincuora vedere questo Speciale del TG3, del 20 aprile,
di una ventina di minuti. (Se si vuole scaricare lo
Speciale del TG3 sul proprio computer, o si usa Safari,
ecco il File MP4).
5)Quello che segue è un brano di 24
minuti estratto dalla rubrica “Mezz’ora in più” di Lucia
Annunziata del 31 maggio 2020. All’inizio viene
trasmesso un interessante servizio relativo alla
problematica della rilevazione e comunicazione dei dati
sulla pandemia (quelli poi diffusi dalla Protezione
Civile). Particolare attenzione a questo è stata
richiamata da parte della Fondazione Gimbe di Bologna
(di cui nella colonna di destra trovate il link).
Nella parte che segue il servizio, la giornalista in
studio si collega con tre ospiti: il Governatore della
Sardegna, Christian Solinas, il Presidente della
Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, e il primario
della Terapia Intensiva del San Raffaele di Milano,
Alberto Zangrillo. Le dichiarazioni di quest’ultimo son
quelle che hanno fatto discutere e sulle quali è lecito,
a nostro parere, esprimere un giudizio severo di gravità
e pericolosità (in particolare riguardo
all’atteggiamento manifestato). Questo intervento di
Zangrillo è diventato virale:
6)Il 7 novembre alle 7 di sera fu
trasmesso dal TG3 Nazionale questo breve servizio
dall’ospedale Cotugno di Napoli, che in poche ore fece
il giro d’Italia e oltre, e che determinò l’invio di una
ispezione ministeriale e probabilmente fu uno degli
elementi nella valutazione della Zona Rossa per la
Campania. Questo è anche il File MP4,
che può essere scaricato.
7)Il programma REPORT di Rai3, condotto da
Sigfrido Ranucci, sta conducendo dall’inizio della
pandemia un grande lavoro d’inchiesta sulle
responsabilità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS - WHO) e del Ministero della Salute italiano,
relativamente ad alcune gravi manchevolezze nella
gestione della pandemia Covid-19. Per accertare tali
manchevolezze sta indagando la Procura di Bergamo, in
seguito alle denunce del comitato
bergamasco “Noi denunceremo”; in agosto scrisse di
questo anche il quotidiano inglese “The Guardian” (vedi
l’articolo).
Un gruppo di giornalisti di Report (principalmente
Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini, e Manuele
Bonaccorsi sui Vaccini) ha realizzato una serie di
servizi. Ci è sembrato molto importante offrire la
possibilità di vederli tutti, perché è nella successione
che si può meglio comprendere alcune concatenazioni di
eventi.
I servizi vanno dall’11 maggio al 21 dicembre, sono 6 +
2 brevi aggiornamenti. Alcuni inserti sono ripetuti più
volte nei diversi filmati per permettere la comprensione
dei singoli servizi (che sono stati trasmessi in date
differenti).
La redazione di
REPORT ha messo a disposizione anche le trascrizioni dei
servizi mandati in onda, un fatto prezioso per chi vuole
rileggere con maggiore attenzione quanto viene riportato
in trasmissione: trovate questi materiali in una pagina dedicata.
Ecco i servizi in successione:
1- Puntata dell’11 maggio,
“Disorganizzazione Mondiale” - GUARDA
- durata 62 min - o scarica (o per Safari)
il File MP4. 2- Puntata del 18 maggio,
Aggiornamento “Copia e incolla” - GUARDA
- durata 10 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4. 3- Puntata del 2 novembre,
“Virus e segreti di stato” - durata 41 min - GUARDA qui
sotto [o scarica (o per Safari) il File MP4]:
4-
Puntata del 9 novembre, Aggiornamento “Virus e
segreti di stato” - GUARDA
- durata 4 min - o scarica (o per Safari) il File MP4. 4a- PuntataVac1 del 16novembre,
si comincia a parlare di VACCINI e in maniera
rivelatrice, a cura di Manuele Bonaccorsi: “I segreti
del virus dello scimpanzé” - GUARDA
- durata 45 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4. 5- Puntata del 30
novembre, “La consapevole foglia di fico” - GUARDA
- durata 35 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4. 6- Puntata del 7 dicembre,
“La sempre più consapevole foglia di fico” - GUARDA
- durata 19 min e mezzo - o scarica (o per Safari)
il File MP4.
Il 5 dicembre, ad una precisa
richiesta di chiarimenti di Report, l’Ufficio stampa del
Ministero della Salute ha inviato questa risposta.
Il 15 dicembre, il ricercatore OMS
Francesco Zambon, è stato finalmente ascoltato dai
magistrati della Procura di Bergamo (vedi sul sitoWeb
del comitato “Noi denunceremo”).
Ad una circostanziata richiesta, del
15 dicembre, da parte della Redazione di Report
all’Ufficio Stampa europeo dell’OMS, questo ufficio
risponde il 17 dicembre: ecco le mail.
7- Puntata del 21
dicembre, “I segreti dell’OMS” - GUARDA
- durata 18 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4.
8)In realtà, un fatto clamoroso si era verificato
il 20 dicembre: Ranieri Guerra, a sorpresa, aveva deciso
di partecipare al programma “Non è l’arena” de LA7.
Questo è il brano della trasmissione in cui sono in
studio Ranieri Guerra e il vice-ministro della Salute
Pierpaolo Sileri; sono molto interessanti gli interventi
di entrambi per le implicazioni sull’OMS, ma soprattutto
sul Ministero della Salute italiano; il brano dura circa
1 ora e 25 minuti:
- GUARDA
- o scarica (o per Safari) il File MP4.
Il 10 gennaio 2021 successivo, anche
Zambon ha potuto parlare nella trasmissione “Non è
l’arena” de LA7; sempre in studio anche il vice-ministro
della Salute Pierpaolo Sileri; il brano dura circa 1 ora
e 7 minuti:
- GUARDA
- o scarica (o per Safari) il File MP4.
9) Continua l’indagine di Report sulla gestione
della pandemia da parte delle autorità sanitarie. Ecco i
servizi:
8- Puntata dell’11 gennaio
2021, un breve servizio di Antonella Cignarale su
uno dei punti deboli dell’organizzazione della Sanità
tra Ministero e Regioni: la comunicazione dei dati tra
periferia e centro, di cui si è già parlato nello
specifico tecnico nelle 2 pagine dei GRAFICI.
- “Dietro il dato” - GUARDA
- durata 11 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4.
9- Puntata del 25 gennaio
2021, si torna al piano pandemico e alla
ricostruzione di quanto avvenuto tra gennaio e marzo del
2020.
- “Era solo un’influenza?” - GUARDA
- durata 12 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4.
9a- PuntataVac2 del 25gennaio 2021, ancora rivelatrice sui Vaccini, sul
gioco tra grandi e piccole aziende farmaceutiche, stati
e istituzioni sovranazionali, interessi privati e
finanziamenti pubblici.
- “Nelle mani del vaccino” - GUARDA
- durata 28 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4.
10)A febbraio Report passa la parola a
Presadiretta, programma condotto da Riccardo Iacona. La
prima puntata del 1° febbraio è importante,
assolutamente da vedere. Finalmente, si comincia a
parlare non dei soldi (tagliati) ma nel merito
dell’organizzazione e gestione della Sanità Pubblica;
Francesca Nava è la brava giornalista bergamasca che da
settembre si è dedicata ad un’indagine appassionata
sulla Sanità lombarda:
1- “C’era una volta la sanità
pubblica” è il titolo dell’inchiesta di Presadiretta.
Per comodità di visione, essa è qui spezzata in 3 parti.
Bisogna guardare almeno la prima, in cui si fa subito
luce sulla situazione in Lombardia; in questa Anteprima
si fa la conoscenza con tre persone notevoli: Giuseppe
Marzulli, Vittorio Carreri e Mirco Nacoti.
- GUARDA
- durata 30 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4. 2- Questa seconda parte
approfondisce e mostra almeno un esempio virtuoso (a
Milano), da cui si comprende che cosa potrebbero essere
i Presidi Socio-Sanitari Territoriali - GUARDA
- durata 40 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4. 3- La terza parte è dedicata
alla Calabria. Il servizio è di Elena Stramentinoli e
ancora, all’altro capo dello stivale questa volta, mette
in luce qual è la condizione della Medicina del
Territorio - GUARDA
- durata 30 min - o scarica (o per Safari) il
File MP4.
10bis)Nella prima partedell’inchiesta “C’era una volta la sanità pubblica”
vengono intervistati due medici del Dipartimento di
Anestesia e Rianimazione della ASST Papa Giovanni XXIII
di Bergamo: essi avevano scritto una breve comunicazione
al “New England Journal of Medicine”, già in
data 21 marzo 2020, illuminante. Il dottor Mirco Nacoti,
nei mesi successivi, elabora la sua riflessione e scrive
un articolo
per la rivista “Recenti Progressi di Medicina”,
pubblicato il 1° giugno 2020, a nostro parere molto
importante e di immediata comprensione anche ai non
addetti ai lavori.
In seguito, da parte del dottor Nacoti e del collega
dottor Brambillasca e di altri colleghi bergamaschi,
viene elaborato un vero e proprio piano d’intervento e
di riorganizzazione della Sanità pubblica (lombarda),
che viene pubblicato, nel settembre 2020, come Lettera
alle Istituzioni e verrà firmato in pochi giorni da
circa 500 sanitari dell’intera Lombardia. Qualche eco si
ritrova sulla stampa
e la stessa Francesca Nava ne parla anche nella seconda
parte dell’inchiesta di Presadiretta.
C’è stata una risposta da parte delle Istituzioni?
Vogliamo chiudere questo punto con le parole ricordate
dal dottor Nacoti, quelle del filosofo Emmanuel Lévinas:
“Ognuno di noi deve
sentirsi responsabile della responsabilità dell’altro”
11) La puntata del 22 febbraio
2021 di Presadiretta si occupa di vari temi curati dalle
giornaliste Daniela Cipolloni, Eleonora Tundo e Francesca
Nava. Essa ha per titolo “L’onda lunga dell’epidemia” e
l’abbiamo suddivisa in 5 parti per una maggiore comodità
di visione:
1- L’anteprima affronta il
problema della conoscenza dei dati sulla pandemia e delle
carenze dei sistemi informativi e delle strutture
ospedaliere, con testimonianze assai interessanti dagli
ospedali - GUARDA
- durata 12 minuti e 40 - o scarica (o per Safari)
il File MP4. 2- Questa seconda parte si
occupa della cosiddetta “Long Covid” e cioè del lungo
strascico d’infermità che in una porzione di pazienti
continua a manifestarsi anche dopo la dimissione
dall’ospedale e la risultanza della negatività al test del
contagio - GUARDA
- durata circa 18 minuti - o scarica (o per Safari)
il File MP4. 3- In questa terza parte
l’attenzione si sposta sulle Varianti del SarsCoV-2 e
sulla capacità di sequenziamento dell’RNA del virus - GUARDA
- durata 13 minuti e 40 - o scarica (o per Safari)
il File MP4. 4- Un vaccino per tutti? Il
tema della quarta parte realizzata da Francesca Nava - GUARDA
- durata 17 minuti - o scarica (o per Safari) il
File MP4. 5- Nella quinta ed ultima parte
il tema è quello della comprensione delle differenze
nell’evoluzione della malattia, tra prima e seconda fase e
soprattutto tra contagiati e contagiati, con un focus
molto interessante sugli studi sul DNA di diversi
contagiati e non, in Val Seriana e sull’utilizzo dell’RNA
nella cura di alcune patologie - GUARDA
- durata circa 37 minuti - o scarica (o per Safari)
il File MP4.
12) E questo è un altro programma di
inchiesta di RAI3, su ambiente, animali e modelli
alimentari sostenibili, “Indovina chi viene a cena”,
condotto da Sabrina Giannini.
Questa inchiesta ha per titolo “Pandemia e ambiente”,
trasmessa il 27 febbraio 2021: Sabrina Giannini ha
lavorato mesi, indagando in Italia e all’estero, per
documentare le esistenti situazioni a rischio spillover
(salto di specie da animale a uomo, come sarebbe avvenuto
da un pipistrello per il Sars-CoV-2). Nonostante la Natura
continui a dare all’uomo severe “lezioni”, in Europa
permangono infatti serbatoi virali pericolosi, come ha
dimostrato la vicenda dei visoni infettati dal Sars-CoV-2
in Danimarca e in altri Paesi europei, Italia inclusa.
Gran lavoro, inchiesta davvero impressionante,
bisognerebbe mostrarla, con opportuna introduzione, nelle
scuole superiori.
Essa è suddivisa in 3 parti per una maggiore comodità di
visione:
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Nell’arco degli
ultimi trent’anni è accaduto di tutto nel mondo, si sono
verificati eventi naturali ma soprattutto azioni (di
rapina, di distruzione, di guerra) concepite ed eseguite
da esseri umani, azioni tra le più orribili che noi, che
non avevamo vissuto la guerra mondiale, potessimo mai
congetturare o immaginarci. L’ultimo decennio poi ha
visto la situazione mondiale aggravarsi sempre di più e
deflagrare l’emergenza climatica e l’attuale crisi
pandemica.
Questo è lo spirito con cui
siamo costretti ad operare in questi giorni.
1)Abbiamo trovato molto interessante un
articolo - segnalato da Laura Pentimalli da Bergamo - di
un economista e gesuita, Gaël Giraud: “Per ripartire dopo l’emergenza
COVID-19”,
pubblicato su “La Civiltà cattolica” il 4 aprile 2020.
Questo è il file PDF.
2)Importante
è stato l’intervento del 26 settembre 2020 (ma
scoperto soltanto dopo 6 mesi per merito di Ernesto
Burgio) di Richard Horton, caporedattore della più
famosa rivista di Medicina al mondo, fondata nel 1823, TheLancet (Il bisturi): “Offline: COVID-19 is not a
pandemic”.
Questo è l’editoriale
originale e questo è il testo
in italiano. Horton parla a proposito della Covid-19
come di una “sindemia”, syndemic, un termine che
è la crasi delle parole sinergia, epidemia ed endemia e
che rinvia ad un necessario approfondimento
dell’interazione sinergica tra due o più malattie e le
situazioni sociali in cui le condizioni patologiche si
realizzano. Come segnala Rita di Costanzo, questo non è
un approccio rivoluzionario e in Italia molto lavoro è
stato fatto su questo tema negli anni ’60-’70 da parte
di molti medici (un esempio significativo: andrebbe
approfondito il lavoro e la figura di Giovanni
Berlinguer). Questoeditoriale di Horton
è assai breve e da leggere senza indugi.
Si possono ottenere
facilmente dei grafici che mostrano con
immediatezza l’andamento della Pandemia
utilizzando EXCEL, o altro foglio elettronico,
che molti oramai sono in grado di usare (infatti
rivolgiamo un forte invito, in particolare agli
studenti, a elaborare i propri grafici).
Per l’Italia l’unica fonte dei Dati è il
Dipartimento della Protezione Civile (DPC) che
pubblica, aggiornato ogni sera [ogni
settimana dall’insediamento del nuovo
governo], un dashboard
(cruscotto) che permette di accedere (in basso a
destra: Download schede e dati)
a files CSV con i dati relativi all’intero
territorio nazionale, alle regioni e alle
province [purtroppo NON più in chiaro].
Per il Mondo abbiamo scelto il CoronavirusResource Center della Johns Hopkins
University di Baltimora, citato sopra.
Si discute molto sull’attendibilità di questi
dati: nella Prima Fase (24 febbraio—31
luglio 2020), i numeri dei casi positivi
confermati sicuramente non corrispondono ai
numeri dei contagiati, che potrebbero essere da
6 a 10 volte maggiori. Anche il numero dei
deceduti è stato sicuramente sottostimato. Da
ciò si desume che il calcolo dell’indice di letalità
era pressoché inutile. Passando alla SecondaFase, per la quale si può porre
convenzionalmente la soglia iniziale al 1° di
agosto 2020 e fino al 30 giugno 2021, i numeri
riportati dal DPC dovrebbero essere più
affidabili. E così anche per la Terza e
Quarta Fase.
Considerando per intero il periodo della
pandemia, e quindi compreso il periodo dello
scoppio della variante omicron e fino ad
OGGI, la letalità è scesa al valore 0,73%,
che è il dato riportato anche dalla Johns
Hopkins University. Ma se si considera solo il
periodo della Seconda, Terzae
Quarta Fase (dal 1° agosto 2020 ad oggi),
la letalità è 0,60%.
Sempre in tema di letalità, è
interessante fare un confronto tra le
Regioni italiane; lo presentiamo in questa
tabella che è calcolata sull’intero periodo
della pandemia (aggiornata al 19 gennaio 2023):
La scelta sui grafici da mostrare è stata
quella dei grafici dei Ricoverati, dei Deceduti
e poi dei Nuovi Positivi sul territorio
nazionale e nelle singole Regioni (a confronto).
I dati sono quelli riportati dalla Protezione
Civile. Presentiamo questi grafici in 2 pagine:
qui la pagina 1. Questo è un grosso work in progress
pur avendo un carattere semplicemente
didattico-amatoriale.
Vogliamo qui segnalare anche 3 ottimi siti che
presentano elaborazioni professionali di
dati e grafici sul Covid-19, a ben altro livello
rispetto a quella pagina:
“Le pandemie hanno sempre costretto gli
esseri umani a rompere con il passato e a
immaginare il loro mondo da capo. Questa non
è diversa. È un portale, un cancello tra un
mondo e un altro.
Possiamo scegliere di attraversarlo
trascinandoci dietro le carcasse del nostro
odio, dei nostri pregiudizi, l’avidità, le
nostre banche dati, le nostre vecchie idee, i
nostri fiumi morti e cieli fumosi.
Oppure possiamo attraversarlo con un bagaglio
più leggero, pronti a immaginare un mondo
diverso.
E a lottare per averlo.”
ArundhatiRoy, Aprile 2020
l’articolo
il manifesto, 29 novembre 2020
Il vaccino ci aiuterà ma non ci libererà dalle
pandemie
Covid-19.
L’argomento più dibattuto è quello dei rischi
e al momento non possiamo avere dati certi: i
numeri sono piccoli, e gli effetti più temuti
arrivano a lungo termine. La pandemia non è un
“incidente biologico” da curare con farmaci e
vaccini, ma il sintomo di una malattia,
cronica e rapidamente progressiva, dell’intera
biosfera
Ernesto Burgio*
Non sembrano essere in molti, in questi giorni,
a rendersi conto che l’Italia è tornata, come
nel marzo scorso, il paese in cui la pandemia
miete più vittime1. Eppure, i dati
epidemiologici sono eloquenti: per numero dei
contagi abbiamo raggiunto l’ottavo posto, ma
l’indice di letalità è secondo solo a Messico e
Iran e in linea con Gran Bretagna e Perù.
Persino Stati Uniti e Brasile sembrano star
meglio di noi. Se poi guardiamo al numero dei
decessi giornalieri, siamo tornati in cima alla
lista e il presidente dei medici del Fnomceo
(Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri) ha denunciato la
morte di altri 27 medici in 10 giorni, e parlato
di «strage degli innocenti».
Eppure, nel nostro paese si fa a gara
nell’interpretare ottimisticamente i primi
rallentamenti della curva dei contagi; ci si
schiera in modo sempre più critico nei confronti
delle strategie di contenimento decise dal
governo; si cerca di convincere tutti che la
svolta è dietro l’angolo, grazie a vaccini
dichiarati in tempi record efficaci e sicuri,
mediante comunicati stampa, dalle stesse
multinazionali che li producono; si attacca chi
si permette di avanzare dubbi non
sull’importanza dei vaccini, ma sulle modalità
della comunicazione e sull’eccessiva fretta con
cui si è proceduto, per la prima volta nella
storia, nel percorso di sperimentazione. Eppure,
sono le principali testate scientifiche del
mondo e in particolare TheLancet
a sottolineare come sia legittimo sperare nei
risultati così trionfalmente annunciati, ma che
alcuni nodi dovrebbero essere sciolti prima di
gridar vittoria.
Non è ancora certo, infatti, se questi vaccini
impediscano la trasmissione del virus o si
limitino a proteggere da forme gravi i
vaccinati: un risultato importante, che però non
faciliterebbe il raggiungimento dell’«immunità
di gregge». Non sappiamo quanto duri l’immunità
conferita da questo virus: quello che sappiamo
deriva dalle nostre conoscenze su Sars e Mers e
da studi che dimostrano la presenza di anticorpi
neutralizzanti nei guariti.
Ed è evidente che se l’immunità indotta dal
«virus da strada» non è particolarmente robusta,
né duratura, difficilmente un vaccino composto
da frammenti del genoma o da proteine
antigeniche virali farà meglio. Poi ci sono i
casi di reinfezione che sembrerebbero attestare
limiti nell’immunitaria adattativa e l’incerta
efficacia negli anziani, i soggetti più a
rischio.
Alcuni sottolineano che la pandemia è ancora in
fase iniziale e che il virus continuerà a mutare
per adattarsi alla nostra specie e difendersi
dal nostro sistema immunocompetente, come accade
a tutti i virus a Rna emersi da poco dal loro
serbatoio animale: per cui è in teoria possibile
che un vaccino oggi efficace, lo sia meno tra
sei mesi o un anno.
Ci sono poi i problemi di disponibilità dei
vaccini a livello planetario e di accesso equo e
le enormi sfide logistiche di produzione e
distribuzione. Movimenti internazionali come
Gavi, legata a un personaggio discusso come Bill
Gates, propongono strategie per una
distribuzione equa, ma fin qui sono stati i
paesi ad alto reddito ad accaparrarsi centinaia
di milioni di dosi.
Anche gli sviluppi a lungo termine della
pandemia sono imprevedibili. Non sappiamo se
Sars-CoV-2 tenderà a diventare endemico, se
avremo epidemie stagionali o ri-emergenze a
lungo termine di sue varianti ed è impossibile
prevedere quale vaccino garantisca i risultati
migliori nelle diverse situazioni.
E se il vaccino prescelto non si rivelasse
efficace, le conseguenze sarebbero gravissime:
sia perché i vaccinati, credendosi protetti,
abbasserebbero la guardia; sia perché la fiducia
di molti nelle vaccinazioni potrebbe diminuire e
si rafforzerebbe il circuito NoVax.
Ma l’argomento più dibattuto è quello dei
rischi e al momento non possiamo avere dati
certi: sia perché i numeri sono piccoli, sia
perché gli effetti più temuti emergono nel lungo
termine.
In particolare, le apprensioni concernenti il
possibile inserimento dell’Rna virale nel genoma
umano non possono essere facilmente smentite. In
ultima analisi accettare l’accelerazione delle
procedure implica la fiducia negli enti di
regolazione: per questo si sarebbe dovuto
attendere le valutazioni, anziché assecondare i
proclami delle multinazionali.
Comunque sia, una cosa è certa: puntare sul
vaccino come unica arma risolutiva è pericoloso.
Perché la pandemia non è un «incidente
biologico», che senza preavviso ha colpito
l’umanità e che può essere affrontato con
farmaci e vaccini, ma il sintomo di una malattia
cronica e rapidamente progressiva, che riguarda
l’intera biosfera. Un dramma epocale inutilmente
annunciato e che tenderà a prolungarsi e a
ripetersi se non cambieranno le condizioni
ambientali e sociali che lo hanno determinato.
È importante ricordare, infatti, che da almeno
18 anni a questa parte (Sars), ma potremmo anche
dire dalla fine del secolo scorso, dalla morte
di un bimbo a Hong-Kong (1997) per una polmonite
da virus aviario (H5N1), le principali agenzie
sanitarie internazionali emettono drammatici
bollettini sull’imminenza di un evento pandemico
potenzialmente catastrofico.
Il principale errore di chi punta
esclusivamente su un’ancora aleatoria
vaccinoprofilassi di massa consiste nel
dimenticare che le pandemie sono drammi
socio-sanitari ed economico-finanziari di enormi
dimensioni che non potremo evitare senza ridurne
le vere cause: deforestazioni, bio-invasioni,
cambiamenti climatici e dissesti sociali (a
partire dalle immense megalopoli del Sud del
mondo).
E soprattutto se alle strategie di contenimento
del virus e di riduzione delle catene dei
contagi (lockdown) non seguirà una
trasformazione radicale dei sistemi sanitari
occidentali: perché è evidente che i paesi
asiatici e socialisti (Cuba) nei quali la
medicina territoriale è ben organizzata, hanno
fermato in poche settimane la pandemia, al
contrario dei paesi in cui il neoliberismo ha
trasformato anche la medicina in un immenso
Mercato.
* Membro del
Comitato scientifico di ECERI (European Cancer
and Environment Research Institute) –
Bruxelles
1 Ad aggiornamento di
quanto affermato dall’Autore, i dati della Johns
Hopkins Univ. e della OMS riportano, il 22
gennaio 2023, che l’Italia è all’8° posto
nel Mondo per Numero totale dei contagi, all’8°
posto per Numero totale dei decessi, al 21°
posto per Mortalità (Vedi i grafici dedicati
alla Mortalità delle Nazioni, nella Pagina 2 dei
grafici). [NdR]